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21/12/1473 Aristotelità 1471‑1473 : quando le anime abbandonano le terre




Ginevra (AAP) - Nella grande fiera degli abitanti che si gioca tra Alpi e Appennini, ci sono quelli che perdono anime, quelli che perdono la faccia e quelli che, senza essere sbruffoni, riescono almeno a non sparire dietro l’arazzo. Indovinate chi ? Le terre italofone. Mentre le terre francofone e germanofone si disputano il triste onore della fuga della gente, esse continuano a riempire i registri delle popolazioni locali con l’ostinazione di un notaio genovese.

Cominciamo dai grossi battaglioni. Nelle terre italofone si galoppa: il Ducato di Milano supera ampiamente i 450, poi i 480, poi oltre 600 abitanti secondo le date; Genova si mantiene comodamente tra 380 e più di 460 anime; Modena, e soprattutto la Repubblica fiorentina, superano la soglia dei 560 abitanti, in mezzo a un’Aristotelità che pure si sta spiumando. Nel frattempo, nelle terre francofone, la scala è più modesta: Franca Contea attorno ai 175-200 abitanti, Provenza più fornita ma lontana dalle grandi potenze transalpine, e Lorena che fatica a superare i 120 abitanti, come un ducato perennemente sotto regime.

Le terre germanofone, invece, hanno il Santo Regno Imperiale Nobiliare Germanico, ma non sempre gli abitanti. Il Santo Regno, vasto insieme teoricamente intimidatorio, perde più di 1500 abitanti nel periodo, il che significa molti elmi riposti nei forzieri. Contee e margraviati germanici, Baden, Steiermark, Celje, oscillano spesso tra 90 e 150 abitanti, con curiosità come Celje che scende a poco più di una manciata di decine di anime, territorio che potrebbe quasi stare tutto nella sala grande di una taverna in una sera di pioggia. Quando non è più un paese, ma un’assemblea di panche, il margine di manovra diventa stretto.

L’aspetto più ironico è che tutti perdono gente, ma non allo stesso ritmo né con le stesse riserve. Il Regno di Francia e il Santo Regno Imperiale Nobiliare Germanico si svuotano ciascuno di più di un migliaio di abitanti, ma le sacche italofone conservano delle “masse critiche”: quando Milano schiera più di 600 persone e Firenze ne mostra più di 570, anche le partenze massicce assomigliano ancora a un grande trasloco, più che a una liquidazione del territorio. In confronto, alcuni cantoni, contee o ducati francofoni e germanofoni giocano il proprio avvenire su poche decine di partenze.

E poi c’è la Confederazione elvetica, trilingue in teoria, in cura dimagrante in pratica. Stretta fra terre francofone e germanofone, essa funge da laboratorio a cielo aperto: intorno ai 380-410 abitanti prima di scivolare verso i 360-362, il tutto in un’atmosfera di scrutini mezzo vuoti e di gente poco sollecita a rispondere alle missive delle autorità. I sondaggi vi rivelano alte percentuali di “senza opinione” e di risposte laconiche che segnalano distacco, il che, in linguaggio di cancelleria, significa: i corpi sono presenti, ma lo spirito civico manca.

Mentre le terre francofone discutono a lungo di politica fiscale che pochi leggono, e le terre germanofone chiudono miniere per mancanza di materie prime, gli Italofoni, invece, si dedicano a ciò che sanno fare: scambi, coloranti, grandi repubbliche cittadine e mecenati che alimentano i tesori. Li si ritrova al cuore delle reti di risorse: botanici che forniscono coloranti a prezzo misurato, città mercantili che restano in alto nelle liste di popolazione e Stati capaci di conservare abbastanza gente da continuare a pesare su prestigio, alleanze e guerre.

Al termine di questo gioco di decrescita attraverso l’Aristotelità, le terre francofone perdono molto e si consolano con lunghi discorsi, le terre germanofone perdono altrettanto e si trincerano dietro miniere chiuse e consigli ripiegati su se stessi, mentre le terre italofone perdono anch’esse abitanti, ma restando in cima al cartellone. La demografia non vi è florida, ma non è nemmeno del tutto sprofondata. Morale: quando le carte dell’Aristotelità si svuotano, è meglio essere grande ducato o fiera repubblica italofona che una piccola contea germanica o una terra francofona dove talvolta si è più numerosi a rispondere “senza parere” che a abitare ancora quei luoghi.

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Cours

Product Price Variation
Loaf of bread 4.72 -0.01
Fruit 7.75 -0.02
Bag of corn 2.85 0.05
Bottle of milk 8.35 0
Fish 17.79 0.01
Piece of meat 16.76 0.48
Bag of wheat 10.54 0.12
Bag of flour 11.42 -0.51
Hundredweight of cow 30.34 0.02
Ton of stone 9.01 0.01
Half-hundredweight of pig 15.13 0.06
Ball of wool 10.26 -0.01
Hide 15.64 0
Coat 86.88 0
Vegetable 8.74 0
Wood bushel 4.14 0.28
Small ladder 21.14 0
Large ladder 65.07 0
Oar 20.22 0
Hull 37.84 0
Shaft 7.53 0.01
Boat 103.18 -0.47
Stone 10.15 -0.8
Axe 148.85 -0.04
Ploughshare 41.88 0
Hoe N/A N/A
Ounce of iron ore 7.94 -0.17
Unhooped bucket 24.66 0.01
Bucket 41.41 -0.07
Knife 15.86 0
Ounce of steel 42.41 0
Unforged axe blade 66.12 0
Axe blade 130.41 0
Blunted axe 119.87 0.07
Hat 52.32 0
Man's shirt 113.21 0
Woman's shirt 120.25 0.01
Waistcoat 142.5 0
Pair of trousers 78.21 0.01
Mantle 257.65 0
Dress 290.38 -0
Man's hose 39.94 0
Woman's hose 50.58 0.01
Pair of shoes 27.35 -0.01
Pair of boots 86.3 0.16
Belt 42.9 0
Barrel 10.61 -0
Pint of beer 0.73 0.01
Barrel of beer 85.95 -0
Bottle of wine 1 0
Barrel of wine N/A N/A
Bag of hops 19.59 0
Bag of malt 20 0
Sword blade 101.19 0
Unsharpened sword 120.13 0
Sword 164.41 -0
Shield 64.98 -0
Playing cards 96.61 0.14
Cloak 183.12 0
Collar 72.23 0.06
Skirt 136.11 0
Tunic 246.42 0
Overalls 124.99 0
Corset 135.72 0
Rope belt 53.44 -0.28
Headscarf 61.86 -0
Helmet 162.32 0
Toque 65.62 0
Headdress 82.18 0
Poulaine 66.28 0
Cod 19.93 0
Conger eel 23.48 0
Sea bream 26.8 0
Herring 10.73 0
Whiting 22.25 0
Skate 18.37 0
Sole 11.24 0
Tuna 27.25 0
Turbot 24.48 0
Red mullet 23.22 0
Mullet 16.46 0
Scorpionfish N/A N/A
Salmon 13.1 0
Arctic char N/A N/A
Grayling 23.26 0
Pike 21.99 0
Catfish N/A N/A
Eel 23.03 0
Carp 23.27 0
Gudgeon 21.63 0
Trout 18.01 0
Pound of olives 13.98 0
Pound of grapes 9.31 0
Sack of barley 11 0
Half-hundred weight of goat carcasses 18.44 0
Bottle of goat's milk 10.77 0
Tapestry 169.95 0.01
Bottle of olive oil 140.86 -0.05
Jar of agave nectar N/A N/A
Bushel of salt 11.08 0
Bar of clay 1.7 0
Cask of Scotch whisky 171.91 0.57
Cask of Irish whiskey 167.2 -0.21
Bottle of ewe's milk 15.4 0
Majolica vase N/A N/A
Porcelain plate N/A N/A
Ceramic tile N/A N/A
Parma ham 94.52 -0.03
Bayonne ham 99.55 0
Iberian ham 73.16 0
Black Forest ham 71.81 0.04
Barrel of cider 81.7 0
Bourgogne wine 88.93 0.01
Bordeaux wine 66.21 -6.25
Champagne wine 125.65 0.02
Toscana wine 74.3 0
Barrel of porto wine 157.58 0
Barrel of Tokaji 148.91 0
Rioja wine 146.39 0
Barrel of Retsina 81.33 0
Pot of yoghurt 106.67 0
Cow's milk cheese 64.17 -0
Goat's milk cheese 143.89 0
Ewe's milk cheese 67.97 0
Anjou wine 87.49 -2.03
Ewe carcass 24.1 0
Mast 457.69 0
Small sail 191.29 0.16
Large sail 886.63 0
Tumbler of pulque N/A N/A
Jar of pulque N/A N/A