La morte del sovrano, la morte del regno

È di pochi giorni fa la notizia della sopraggiunta morte del sovrano del Regno delle Due Sicilie. Egli si è spento il 26 agosto, esattamente a 8 mesi di distanza dalla sua elezione avvenuta il 26 dicembre.
Le strade del Regno sono state bardate a lutto in memoria del defunto sovrano, la popolazione è in evidente stato di tristezza e lo piange in ogni angolo, i funzionari hanno deciso di scioperare in ossequio alla sua sparizione.
Ebbene no. Nulla di tutto questo è accaduto. Non una parola - eccetto un comunicato ufficiale (ndr unico mezzo con cui i Vindicta sono soliti esprimersi) -, non un gesto simbolico sulla sua morte e sulla solennità del momento.
Segno dei tempi che cambiano o semplicemente totale scollamento fra la figura che il Sovrano dovrebbe rappresentare e ciò che nei fatti è?

E visto che la fine di qualcosa rappresenta da sempre il momento ideale per fare un bilancio, ci chiediamo cosa ci lascia questo lungo Regno sotto la mano di Savoia:

Uno stato marziale quasi perenne;
Nessuna iniziativa negli affari interni del Regno;
Inesistenza dell’Araldica;
Tre trattati diplomatici con funzione cuscinetto che saranno stracciati al prossimo colpo di testa (Regno di Bosnia, Sacrum Romanum Imperium Nationis Germanicae, Serenissima Repubblica di Venezia);
Una lunga sfilza di nuovi nomi in lista nera, prima amici, poi nemici e dopo ancora… chi lo sa?;
Affondamenti ‘ad muzzum’ solo perché quicomandoioequestaècasamia senza alcun coinvolgimento, se non a posteriori, delle autorità competenti;
Affrancamenti vari ed eventuali per evitare questo o quel nemico con annessi defenestramenti municipali;
Propaganda di Governo in grande stile della serie “se la cantano e se la suonano”;
L'ex Reggente-pagliaccio, Gitano de' Fuori (Gitano__), sobillatore delle piazze, disperso per sempre fra i fumi della sua stessa escandescenza;
Ah e soprattutto delle casse vuote grazie ai giochi di prestigio condotti all’inizio di questo mirabolante mandato reale.

Questo Regno potrebbe sembrare ridotto ormai allo stremo, ma noi guardiamo con fiducia al futuro… come disse un sommo bardo di piazza… “Più in basso di così, c’è solo da scavare”.

Tutte le informazioni su fatti realmente accaduti sono tratte dalla Bacheca delle comunicazioni del Sovrano.

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Angelica Hannover, detta Angiolet, per la KAP del Regno delle Due Sicilie

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Fonti:

- Bacheca Comunicazioni dal Sovrano

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